Per dare seguito all’ultimo articolo “Lo spinning e la Spigola” pubblicato da Team Passione Spinning in collaborazione con Planetspin si procede a discutere ed approfondire uno degli aspetti più importanti e complessi dello spinning, Hardbait e Sofbait , argomento alquanto complesso, cercando di chiarire le varie facciate e suggerendo quando usare hard e quando il soft.
vs
Si entrerà nei dettagli
approfondendo le varie tecniche, affiancate da immagini dimostrative per
illustrare i tipi di montature dei soft e conseguenti metodi di recuperi ponendoci sempre e comunque la solita domanda …. Soft Bait o Hard Bait ?
Partiamo dall’elemento
primario legato allo spot e la conseguente tecnica da applicare in funzione di
esso.
Cominciamo a dire che
non sempre le esche morbide costituiscono un valida alternativa alle classiche
Hardbait e in tal caso solo l’ esperienza sul campo ci aiutera’ a capire quando
scegliere le une e le altre…
L’ evoluzione dei materiali siliconici, la variabilità di scelta
e di tipologia, sta riducendo sempre più
la diffidenza di molti lanciatori di mare nei confronti di queste esche .
Sono tante le novita’ a
disposizione ad iniziare dagli artificiali con il corpo interno in plastica
dura rivestiti in silicone e dotati di sferette e palette per un movimento
irresistibile a finire ai classici siliconici.
C’e da dire che le
esche in silicone hanno un nuoto molto più sinuoso se manovrate correttamente e
inoltre costano molto di meno rispetto a qualsiasi minnow.
Pero'
il dilemma che aleggia sempre è Silicone
o Plastica ?
I pescatori a spinning,
amanti del salwather, sono sempre alla continua ricerca di soluzioni innovative
sempre e comunque con l’obbiettivo di catturare e pertanto, in particolare
quando i predatori ci sono e dimostrano apatia rifiutando la nostra esca, ci
chiediamo cosa fare, cosa propinare ed il modo giusto di sciogliere il nodo.
Partendo da questo
concetto e nell’incertezza della soluzione siamo portati a presentare una
variabilità di esche a seconda delle condizioni marine che possano stimolare
l’aggressività del predatore applicando alle diverse esche i più svariati
movimenti. Se dopo tutto questo ancora non si vede risultato e non si riesce in
alcun modo a raggiungere gli obiettivi,
prima di precipitare nello sconforto più totale e prima di dichiarare
disfatta e cappotto allora è in questo momento che un’esca in silicone potrebbe
essere la nostra mossa giusta
Data quindi
l’importanza e la variabilità di questa metodologia di pesca a spinning e
considerato che essa rappresenta una valida e sostitutiva tecnica nei casi in
cui ormai abbiamo già smantellato tutti gli apparati possibili, si ritiene
necessario esporla in modo chiaro e conciso e soprattutto esplorare i vari casi
e metodiche tecniche di montaggi e recuperi nonché effetti conseguenti
all’utilizzo in funzione di spot, condizioni meteo marine e di specie da
insidiare.
Sistema weightless (ossia senza peso)
1) Prendiamo un amo da Worm e un Softbait
2) Inseriamo la punta dell’amo nella testa del nostro siliconato per circa 4-5 millimetri e la facciamo fuoriuscire .
3) A questo punto, facciamo scorrere l’ amo all’interno del nostra esca ruotandolo di 180°.
4)Infine, inserendo per pochi millimetri l’amo nel corpo dell’esca
otterremo un innesco antialga
Detto cio’ una cosa fondamentale e che l’esca dovra’ essere completamente dritta senza compromettere la mobilita. Un’ altra cosa importante e’ che il nostro amo dovra’ essere proporzionato alla lunghezza del silicone, ad esempio, per siliconici di lughezza 4” useremo ami del 3/0 mentre da 5” optiamo per 3/0 a 4/0.
Recupero:
Detto questo passiamo alla gestione di questa montatura …Una volta lanciato in acqua lasciamolo affondare verso il fondo e aspettiamo un po, vista la leggerezza’ che vada giù, dopodichè recuperiamo in maniera lenta con canna alta a piccoli colpettini e con qualche pausa ..
Sistema TexasRigs
Texas Rig composto da
amo Offset o Wide Gap,
perlina e piombo a proiettile da 1/8 oz
fino ad ¼ di oncia se vogliamo che i nostri artificiali soft vadano piu’ a
fondo, ottimi da utilizzare alle foci dei fiumi
Recupero:
Recupero:
Nel sistema di recupero la nostra esca dovra’ essere mossa con frequenti richiami del cimino facendo si
che la nostra esca salga e scenda in contemporanea , il recupero potra’ essere svolto sia
lentamente che in mariera piu’ veloce ma non solo si potra’ sondare il
fondale toccando giu ,recuperandolo con canna sempre alta con
piccoli colpettini quindi TexasRig in fase di ricerca …
Sistema Carolina Rig
Montatura:
Questo innesco si realizza con un piombo a proiettile sulla
lenza bloccato con una girella a circa 40-60 centimetri dal siliconico con
sistema antialga . Per un innesco antialga , la punta dell’amo dovra’ essere inserita leggermente nella gomma.
Questo ci permette di sondare acque aperte libere da
ostacoli , quindi sondando il fondo come ad esempio le zone portuali, svolgendo
una pesca di ricerca .
Recupero:
Questo montaggio permette una maggiore mobilita’ del
esca non solo la fase di recupero sara
svolta a dente di sega e non
solo anche linearmente , una grande particolarita’ e che si possono utilizzare tutte le soft baits: senko, worms, creatures,
grubs e swim baits.
Sistema Drop Shot rig
Montatura :

Importante e il filo
restante lo facciamo passare attraverso l occhiello del amo , risulatando
legato con la punta verso l’ alto.. In fine fissiamo un piombo cilindrico o a sfera seguito da girella ..
Recupero
L'azione di pesca
prevede piccoli spostamenti a saltelli prodotti con il polso che sollevino il
piombo dal fondale, mantenendo sempre pero' il contatto diretto col sistema
pesca Sistema Split Shot
Montatura:
L'azione del sistema
split shot è completamente naturale. Utilizzando un piccolo peso a 30 cm dal
worm innescati con ami del n° 4 o 6 , a
seconda la lunghezza della nostra esca , questo permette all'esca
di affondare lentamente e in verticale, possiamo usare normali piombi spaccati
di quelli morbidi, appunto per questo il sistema prende il nome di Split Shot.
Detto cio’ qui possiamo
usare una vasta gamma di esche in soft bait come Senko stik bait , ecc ma sono
consigliabili in particolari i
worm da bass.
Recupero:
Il recupero di questa
montatura dovra’ essere seguito da
piccoli saltelli e jerkatine, diciamo un recupero molto delicato e
dinamico questo fa si che questa tecnica vi insegnerà la pazienza infatti
a volte in fase di ricerca il recupero dovra’ essere piu lento con una conseguente e migliore presentazione
del esca..
Sistema
Waky rig
Un altro sistema importante e’
il Waky rig, scoperto per caso da
inesperti pescatori Americani, che dovendo innescare per la prima volta il
vermone e non sapendo come farlo, innescarono il verme nel mezzo e lo calarono
in acqua, avendo degli ottimi risultati sui Black Bass..Quindi questo e' un sistema
molto antico e si usa da almeno vent’anni.

Montatura:
Come ami possiamo optare tra i
modelli Circle o Semi-Circle, Extra Wide Gap con massima liberta’ di scelta, si
innesca un amo singolo.
Al centro di un vermone a coda piatta (o senza coda),
della lunghezza che varia dai 4 ai 6 pollici, facendolo fuoriuscire completamente,
quindi molto ìmportante e' avere una corretta proporzione con il nostro vermone
Recupero:
Una volta lanciato il
nostro Waky lo facciamo affondare verso il fondo , da qui eseguiamo un recupero
lento ,fatto di frequenti e lunghe pause sul fondo, lente trazioni, e
strappetti sul posto con il polso,
questo per inarcare ad ad “U” il
vermone cercando di far sucitare interesse al nostro predatore
Sistema
Shaky Head Rig
Recupero:
Sistema Waky rig



Montatura:
Come ami possiamo optare tra i
modelli Circle o Semi-Circle, Extra Wide Gap con massima liberta’ di scelta, si
innesca un amo singolo.
Al centro di un vermone a coda piatta (o senza coda),
della lunghezza che varia dai 4 ai 6 pollici, facendolo fuoriuscire completamente,
quindi molto ìmportante e' avere una corretta proporzione con il nostro vermone
Recupero:
Una volta lanciato il
nostro Waky lo facciamo affondare verso il fondo , da qui eseguiamo un recupero
lento ,fatto di frequenti e lunghe pause sul fondo, lente trazioni, e
strappetti sul posto con il polso,
questo per inarcare ad ad “U” il
vermone cercando di far sucitare interesse al nostro predatore
Sistema Shaky Head Rig
Montatura
Il Sistema Shaky Head
Rig e’ quella piu usata quindi il sitema
piu semplice con una classca testina piombata da 1/8 di oz e amo del 2/0.
Come abbiamo accennato
la condizioni ideale per pescare a finesse è di calma piatta, senza vento, in
caso contrario pescando a finesse sprecheremo solo del tempo quindi neanche aggiungendo
zavorra con piombo a proiettile al nostro siliconato non concluderemo nulla
perche’ il movimento non è lo stesso e inoltre,
nei lanci, non raggiungeremo grandi distanze. Quindi l’unica opzione e’
artificiali in plastica pesanti quindi long jerk dai 20 ai 28 g che ci permettono un lanci più lunghi. In
commercio, come già detto, esistono anche molti tipi di esche con il corpo
esterno in silicone e quello interno in plastica dotate di sferette in acciaio
per lanci lunghi.
In alcune situazioni il sofbait si addice anche ai serra infatti quando il pesce non e in vena
di attaccare i nostri plastichetti il
silicone potrebbe risultare vincente, quindi la conseguente soluzione possibile
shad o addirittura il Polipetto con
testina piombata che da risultati rilevanti in foce. Faremo una buona scorta di queste esche in
quanto nella maggior parte delle volte il serra con l’attacco strappa la parte
finale dell’artificiale recando un danno irrimediabile.
Per quanto riguarda la leccia il softbait ha dato scarsi risultati al contrario di esche in plastica come popper e esche lunghe 170, anche perche’ le nostre esche dovrebbero resistere alle forti sollecitazioni, considerato che la leccia può raggiungere pesi ragguardevoli superiore ai 20 kili . In tal caso la soluzione ideale e vincente a pieno titolo e harbait .
Recupero
Questo sistema viene
recuperato con piccoli movimenti di
polso intervallati da pause.
Molto simile nel
recupero del Texas Rig
Ora cercheremo di capire quando e dove usare il soft e hard..
Barracuda..
Trovandoci in
condizioni di mare calmo a caccia di barracuda, molti spinner sono convinti che
i siliconici non possono essere usati, forse perchè abituati ad usare sempre le
stesse esche confidando in loro o perchè pensano che non sono adatte o ancora per via
della dentatura affilata del pesce che finirebbe col distruggere la nostra
esca.
Ma applichiamo la regola chiave cioè quella che ci porta non ad essere collezionisti di esche ma catturatori sfruttando al massimo ogni tipo di esca.
Ma applichiamo la regola chiave cioè quella che ci porta non ad essere collezionisti di esche ma catturatori sfruttando al massimo ogni tipo di esca.
Preso atto di tutto
questo possiamo tranquillamente utilizzare i worm da bass anche per i barracuda. Per fare questo la condizione è mare calmo
quindi situazioni ideali nel pescare a finesse e sempre e comunque nelle ore
migliori come alba e tramonto.
Dobbiamo tenere
presente che pescare a finesse con le esche in silicone richiede molta piu
abilita’ nel recupero da parte del pescatore anche perche’ esse non anno vita
propria, ma devono essere animate con richiami corretti attraverso le
sollecitazioni impresse dalla canna …
Come ben sappiamo i
mesi primaverili risultano piu produttivi e in questi periodi andremo a cercare
i barracuda soprattutto dalle banchine dei porti o sulle scogliere naturali dove possiamo trovarli in branchi.
In caso di vento
Spigola
Per la spigola sappiamo
tutti che le esche in silicone sono molto convincenti infatti posso essere
impiegati in zone di diverso fondale.
Per insidiare le spigole quindi in zone di foce le anguilline sono il top, vincendo il confronto con hardbait, pero’ se il vento aumenta anche qui dovremo optare per le esche in hardbait quindi con minnow palettati che tengno bene la corrente.
Detto cio la nostra regina la possiamo cercare anche sul fondo con la tecnica del finesse quindi con montature sia da Texas Rig , Dropshot o Carlina Rig appunto abbinando o grub o anguilline ecc.
Per insidiare le spigole quindi in zone di foce le anguilline sono il top, vincendo il confronto con hardbait, pero’ se il vento aumenta anche qui dovremo optare per le esche in hardbait quindi con minnow palettati che tengno bene la corrente.
Detto cio la nostra regina la possiamo cercare anche sul fondo con la tecnica del finesse quindi con montature sia da Texas Rig , Dropshot o Carlina Rig appunto abbinando o grub o anguilline ecc.
Il vantaggio e’ che nei
periodi piu freddi la spigola sta giu specialmente se andiamo su scogliera
naturale con una profondita’ di 2 o3
metri con questi sistemi sopra
indicati avremo sempre il contatto con il fondo quindi maggiori possibilita’..
Serra e leccie
Per quando riguarda i
pesci serra e leccie quest’ultimi sono
predatori di eccezione, qui l’harbait come esche in top water è vincente che al
contrario dei siliconici resiste anche al morso micidiale del serra.

Per quanto riguarda la leccia il softbait ha dato scarsi risultati al contrario di esche in plastica come popper e esche lunghe 170, anche perche’ le nostre esche dovrebbero resistere alle forti sollecitazioni, considerato che la leccia può raggiungere pesi ragguardevoli superiore ai 20 kili . In tal caso la soluzione ideale e vincente a pieno titolo e harbait .
Passione Spinning Calabria
Svolto Da Iiritano Francesco: Staff Team
Copyright © 2012 – 2013
10 commenti:
complimenti come sempre argomento trattato con perizia dei particolari e professionalità, personalmente non conoscevo tutte le possibili montature delle soft bait. Continuate cosi il vostro lavoro è utilissimo
Grazie inifite Giorgio, scriviamo i nostri articoli in base alla nostre esperienze con obbiettivo di fare informazione tema principale di questo Team ma sopratutto condivisione ..Grazie ancora ...
Complimenti a Francesco per aver trattato con efficacia ed esperienza uno degli argomenti più interessanti in assoluto della pesca a spinning in mare. Trovo che questo intervento regali a tutti i lettori, la possibilità di prendere spunti interessanti per poi evolversi in ulteriori esperienze. Tecnico quanto basta per risultare utile e capibile anche da chi muove i primi passi verso la pesca a soft bait in acqua salata. Offre inoltre un importante vetrina per chi dal mare fosse interessato ad applicare queste tecniche in acqua dolce dal quale hanno origine.
Rinnovo ulteriormente i miei Complimenti !
Leggendo questo commento rimango a bocca aperta ,,, Detto da te che sei un campione di Bass , praticando la nazionale italiana e vinto anche un mondiale di bass resto incredulo ancora... Nel mio articolo ho scritto un po della mia esperienza sul confronto tra hard e il soft a mare limitandomi nello scritto , pero' sono sempre del parere che non si finisce mai di scoprire e io personalmente ho tanta voglia di imparare perche' lo spinning c'e' lo nel sangue, una passione che coltivo da 13 anni e mezzo sempre in continua evoluzione ed esperienza arrichendo il mio bagaglio personale sempre e comunque, nel modo piu assoluto dell umilta' e della condivisione ...
GRAZIE DI CUORE
La conoscenza della parte tecnica dedicata allo spinning che ha francesco iiritano è notevole come del resto la sua disponibilità a divulgare tecniche e modi con la consapevolezza di dare un valido contributo a chi legge gli articoli. é costume di questo blog sempre e comunque di fare informazione per accrescere le conoscenze sulle tecniche e modalità, scelta dello spot, ecc.. in questo bellissimo ed entusiasmante mondo dello spinning
Grazie anche a te Caro Antonio,lo scopo di questo blog come hai gia citato tu e' l informazione divulgando senpre piu questo bellissimo mondo dello spinning ...Grazie ancora
Dopo le parole di Emanuele Turato..cosa aggiungere???!!! complimentoni...
Grazie anche te Massimiliano,
OTTIMO SOCIO, UN ARTICOLO INTERESSANTISSIMO E DI FACILE COMPRENSIONE... GRANDE FRA, VAI AVANTI COSI... CHI TI FERMA PIU??? COMPLIMENTONI
Grazie anche te Lorenzo
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