Catch & Release!!


                                         Catch & Release

Cominciamo a dire che la Pesca è a nostro avviso uno degli sport più belli perche' ci consente di stare a contatto con la natura. Esso è praticato sia nelle acque dolci che in mare.

Diffuso in tutto il mondo rappresenta per molti pescatori uno sport oltre che  a un’occasione per esprimere il fondamentale istinto ancestrale della predazione, unito però al più oggettivo e consapevole ruolo che contraddistingue prima di tutto il rispetto verso la natura nelle sue molteplici sfaccettature.

L’atto di per se predatorio in questa attività sportiva, tranne che in rari casi, non ha finalità di acquisizione della preda ma finalizzato alla semplice cattura.

Con questa premessa si passa alla definizione di un argomento che per il pescatore sportivo ha un grande significato in quanto parliamo di cattura e rilascio

Secondo me, "Catch & Release" è una filosofia molto importante infatti se il pescatore entra nella maturita' e' capisce l 'importanza del rilascio, favorisce la sopravvivenza del pesce catturato e rilasciato.

La continua evoluzione dei suddetti accorgimenti è dettata dalla volontà di garantire la sopravvivenza del pesce; quindi possiamo dire che il vero pescatore sportivo rispetta le leggi della pesca, quindi misure minime , divieti di pesca e i pesci in pericolo estinzione. C&R è una pratica di pesca per la quale non si uccide il pesce pescato, qualsiasi sia la tecnica di pesca utilizzata, ma si rilascia in acqua.
Possiamo dire che la pratica della marcatura dei pesci catturati ha dimostrato senza ombra di dubbio che gli esemplari liberati non solo sopravvivono ma possono essere ricatturati.
Rilasciare il pesce pescato, per chi condivide, attua e diffonde la pratica del catch and release, non è solo segno di civiltà e rispetto ambientale, ma rappresenta una vera filosofia e approccio alla pesca, dove alla gioia della cattura si aggiunge la felicità del vedere l'animale appena catturato di nuovo libero....





     Azioni fondamentali da seguire per effettuare un corretto rilascio 


Il Catch & Release che consente di rilasciare i pesci catturati recando loro pochi danni e permettendone la successiva sopravvivenza, consiste in alcune regole basilari con questo cito alcune fasi facendo riferimento a quanto pubblicato su enciclopedia wikipedia

1)FASE:: USARE AMI SENZA ARDIGLIONE:: Gli ami multipli come ancorette in questo caso si parla di artificiali con ancorette e ami con ardiglione provocano al pesce ferite gravi che ne mettono in pericolo la sopravvivenza. Usando ami singoli e privi dell'ardiglione potremo slamare più facilmente il pesce e senza provocargli danni.
2)FASE::  RECUPERARE E SLAMARE IL PESCE VELOCEMENTE:: Nella fase di recupero sappiamo benissimo che si provoca uno stress grave con rilascio di un livello eccessivo di acido lattico. Ugualmente importante è la slamatura veloce favorita dall'assenza dell'ardiglione sull'amo. Il pesce può sopravvivere fuori dell'acqua solo per pochi minuti ed è opportuno ridurre questo tempo a pochi secondi.
3)FASE:: TENERE IL PESCE IN ACQUA:: Se recuperiamo e portiamo il pesce sin sopra riva, specie se sabbiosa o sassosa, ciò gli cagionerà altre ferite causate dagli urti o dallo sfregamento su di una superficie ruvida. Rammentiamo che la pelle del pesce è ricoperta da un muco protettivo e che la perdita di questo muco causata dallo strusciamento sul terreno può determinare infezioni da parassiti. Il pesce va quindi rilasciato mentre è ancora in acqua.
4)FASE:MANEGGIARE DELICATAMENTE IL CON LE MANI BAGNATE:: Per evitare uno shock termico dovuto alla differente temperatura del nostro corpo che e 36° evitiamo di toccare il pesce con le mani asciutte. La delicatezza e l'attenzione nel maneggiarlo è altrettanto importante, bisogna evitare di stressare particolarmente le branchie e di stringerlo con forza.
5)FASE:: LA SLAMATURA:: Mantenedo il pesce in acqua è opportuno utilizzare delle pinze. Il pesce allamato profondamente (ovvero il pesce al quale l'amo si è aggrappato all'esofago e non alla bocca) non deve essere slamato. In questo caso la slamatura provoca ferite assai gravi in parti vitali: è meglio tagliare la lenza. Come valida alternativa al taglio della lenza, esiste da poco tempo uno slamatore in grado di localizzare l'amo, liberarne l'ardiglione ed invertirne la posizione anche nel più profondo dell'esofago ed estrarlo senza il pericolo del riaggancio sul percorso verso l'esterno, cosicché le ferite di cui sopra sono ridotte al minimo. Poiché il tutto si svolge in modo automatico, l'operazione è svolta in maniera rapida, sicura, mentre il pesce rimane in acqua e senza la necessitá di afferrarlo.
6)FASE:: LA RIANIMAZIONE: In questa fase molto importante occorre mantenere in acqua la preda tenendolo con le mani e contro corrente,quindi spingiamo in avanti ed indietro facendo si che l'acqua passi tra le branchie per ossigenazione.... A questo punto come vediamo che la preda tenta di liberarsi dalle nostre mani lo rilasciamo delicatamente.....
Volevo aggiungere un nostro motto......Piu catturi piu rilasci_____Piu rilasci piu catturi e' un controsenso che a volte e' fondamentale... Da buon intenditore.....
                                           GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE

https://www.youtube.com/watch?v=sc3mKwu1syc&list=UUeXNE10-3mUwyotpP3i4mxg



                                                            

                                            Team Passione Spinning

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